Reportage tra sesso e influenza da porci

Nuove e allarmanti news sull’influenza suina: sembra che un caso sia comparso anche in Italia, a Massa per la precisione dove un uomo di circa 50anni si è ammalato durante un suo viaggio in Messico. l’Asl di Massa conferma che il paziente ricoverato nell’ospedale locale e’ affetto da Nuova Infuenza. “E’ stato telefonicamente confermato dall’Istituto superiore di sanità la positività del paziente ricoverato a Massa all’influenza di tipo A, ceppo H1n1’’, ha spiegato il responsabile dell’ospedale. Un primo tampone aveva dato esito negativo, un secondo, con un alta metodologia esito dubbio, per questo erano stati inviati campioni biologici a Roma al laboratorio di virologia dell’Istituto Superiore della Sanità. E da questi è arrivata la conferma della presenza del virus. Le condizioni dell’uomo sono comunque buone, già due giorni non presentava più febbre. Dopo questo e gli altri 3 casi confermati in Spagna (Madrid) i casi accercati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sono saliti a 615.
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Kenya, sciopero del sesso per fermare la guerra.
Di fronte alla possibilità che il Paese sprofondasse, come giù accaduto a fine 2007, nella violenza politica, un gruppo di donne riunite sotto il cartello G-10 ha trovato una soluzione molto particolare per scongiurare il possibile braccio di ferro fra il presidente Mwai Kibaki e il primo ministro – nonché rivale politico – Raila Odinga: una settimana di sciopero del sesso, per dare agli uomini il tempo e la possibilità di riflettere sulla crisi che rischia di riesplodere.
Per evitare di vanificare lo sciopero, le donne hanno annunciato che nella protesta saranno coinvolte anche le prostitute: quelle delle zone di Nairobi dove la prostituzione è più frequente saranno infatti pagate dalle associazioni femminili per astenersi dal fornire prestazioni ai clienti.

Oltre alle associazioni femminili, è anche la moglie del primo ministro Odinga, Ida, a scommettere che l’idea potrebbe funzionare. “Le voci delle donne devono essere ascoltate – ha spiegato al quotidiano The Standard, annunciando la sua adesione “al 100%” alla campagna – questa non è una punizione, ma un modo per mettere in evidenza la questione”. La risposta della first lady Lucy Kibaki non è ancora arrivata, ma le donne promotrici dell’iniziativa sono fiduciose che anche da lei arriverà un sì: come la moglie del primo ministro infatti, la Kibaki è madrina di molte associazioni femminili. Bordello in borsa
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Ancora di sesso si parla con la questione del bordello che aspira ad essere quotato in borsa.
“L’industria del sesso non risente della crisi: quelli che perdono tutto, hanno pur bisogno di qualche distrazione”. Con queste parole Alexander Gerhardinger, amministratore della società austriaca Goldentime, ha annunciato l’imminente ingresso in borsa dell’omonima sauna erotica che gestisce a Vienna nel tentativo di finanziare così la sua espansione. Con il progetto di aumentare le entrare da sei a nove milioni di euro e di aprire almeno altre quattro filiali nei prossimi anni, Goldtime sarà il primo bordello ad entrare in borsa.
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La sindrome della parolaccia? Ma vaff…

In italia ne soffrono circa 600.000 persone, per lo più uomini tra i 18 e i 55 anni. Detta sindrome della parolaccia (nome scientifico: sindrome di Gilles de la Tourette) è una malattia che comporta tic nervosi Foto La sindrome della parolaccia colpisce 600mila italianicon agitazione e movimenti inconsulti e violenti, o sbraitare e inveire con parolacce e offese senza motivo da parte di persone pestifere e irose.

Insomma il classico scatto d’ira? Non proprio. E la cura non è il solito riposo. Infatti il Centro di disturbi extrapiramidali e Tourette diretto da Antonio Servello e l’Unità di Neurochirurgia funzionale diretta da Mauro Porta ne seguono circa 1000 con farmaci e 35 con un pace maker impiantato con elettrodi di 1 mm nel cervello e un generatore di microscosse sottopelle nell’addome che stimola il talamo a regolare i comportamenti e movimenti.
La tecnica è stata già utilizzata per il Parkinson e ora anche per la Tourette con disturbi ossessivo-compulsivi violenti.

Fonte: La voce d’Italia.

Calciopoli: 6 anni per Moggi

Sei anni di reclusione per Luciano Moggi, cinque anni per il figlio Alessandro. Sono le richieste fatte dal pm di Roma Luca Palamara a conclusione della requisitoria del processo per le presunte irregolarità che avrebbero contraddistinto l’attività della Gea, società che ha gestito le procure di numerosi calciatori. Il rappresentante dell’accusa ha inoltre sollecitato la condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per il procuratore Francesco Zavaglia, già amministratore delegato della Gea, ad un anno e quattro mesi per Davide Lippi, figlio dell’attuale ct della nazionale, a due anni e quattro mesi per Francesco Ceravolo ed a otto mesi per Pasquale Gallo, questi ultimi collaboratori dei due Moggi.

Autoritratto di Luciano Moggi
Autoritratto di Luciano Moggi

Secondo Palamara l’ex direttore generale della Juventus ed il figlio, uno dei fondatori della Gea, sarebbero gli artefici principali dell’associazione per delinquere finalizzata all’illecita concorrenza tramite minaccia e violenza. Gli altri imputati, è la tesi di Palamara, devono rispondere della stessa accusa sotto il profilo del concorso. L’inchiesta giudiziaria prese le mosse nel 2004 da un’iniziativa della procura di Torino. Negli accertamenti, condotti a Roma per competenza territoriale, furono coinvolti altri nomi eccellenti. In particolare, le posizioni di Chiara Geronzi, Giuseppe De Mita e Tommaso Cellini furono archiviate, mentre per quelle di Luciano Gaucci e Riccardo Calleri fu disposto il proscioglimento.

Fonte: Corriere della sera.

Scuola: 300.000 studenti in piazza contro la Gelmini

Una manifestazione pacifica...dove sta il clima "violento"???
Una manifestazione pacifica...dove sta il clima "violento"???

Secondo l’Unione degli studenti, a scendere in piazza contro la riforma Gelmini sono stati 300 mila studenti. L’associazione studentesca parla, invece, di 40 mila manifestanti a Roma, altrettanti a Napoli e Torino, 30 mila a Milano e 15 mila a Firenze. “Ora – conclude l’Unione studenti – la Gelmini deve starci a sentire”.

Per la Cgil i cortei degli studenti contro la riforma Gelmini sono stati “un grandissimo successo… […bla bla bla…] Ecco il servizio dell’agenzia Ansa: il video.

È finito su Youtube (ditemi dov’è che non l’ho trovato sul tubo) il video di un grembiule bruciato a Bergamo da alcuni studenti, durante il corteo di protesta contro la riforma Gelmini. In tremila, secondo gli organizzatori, hanno marciato lungo le strade cittadine con striscioni, megafoni e bandiere, per manifestare il loro ‘no’ alla riforma della scuola. Nelle immagini diffuse su internet si vede un grembiule tenuto in alto con un bastone di legno, a cui viene dato fuoco con un accendino. Sul caso è intervenuto anche il parlamentare bergamasco del Pdl, Gregorio Fontana: “Si tratta – ha affermato – di un atto simbolico, intimidatorio, di una sconvolgente violenza che ricorda quelli ben più gravi dove la solita sinistra bruciava le bandiere di Israele e degli Stati Uniti, e inneggiava a 10-100-1000 Nassirya. Mi auguro che qualcuno, a sinistra, prenda le distanze in maniera netta da questi gravissimi atti che la dicono lunga sul clima violento e strumentale che in questi giorni si sta creando sull’argomento”. Fonte: L’Unione Sarda.

Riassumendo: 300.000 persone dicono che la riforma fa cagare mentre 10 esibizionisti bruciano un solo grembiule (mica l’immagine della Gelmini, quindi già è un episodio molto diverso) e su cosa ti arrampichi tu? Sugli specchi?? ma sei messo male…Oltre tutto stai in una coalizione dove uno dei principali leader ha detto di “PULIRSI IL CULO CON LA BANDIERA ITALIANA”!!! Ma ti vuoi svegliare e renderti conto di quello che dici? Stai messo veramente male…

Rubano pollo arrosto, due polli in carcere

MILANO – Una rapina anomala quella per cui ieri sera una pattuglia mista Polizia-Esercito ha arrestato due giovani nordafricani a Milano. I due, attorno alle 21.45, in piazza IV Novembre, di fianco alla stazione Centrale, hanno rapinato un cittadino dello Sri Lanka strappandogli una busta di plastica dopo averlo minacciato. Bottino: un pollo arrosto. Erano già passati di lì pochi minuti prima minacciando lo straniero ma quando sono tornati alla carica il cittadino asiatico è riuscito a richiamare l’attenzione di una pattuglia. Risultato, i due nordafricani, che a quanto riferito dagli investigatori non risultano avere precedenti, sono finiti a San Vittore con l’accusa di rapina perché nel rubare il sacchetto hanno usato violenza (hanno strattonato la vittima) e minacce.

Chissà se c’erano anche delle patate nella busta…Fonte: Ansa.