Religione & affini

“Le religioni muoiono appena se ne dimostra la verità. La scienza è l’inventario delle religioni morte” (O. Wilde).

Il papa va in america. Ci rimanga.

[Vai all’articolo]

———————————————————————————————————-

Giornalista di Liberazione si finge gay: sei mesi di “terapia cattolica”

Sei mesi in “terapia” in un gruppo ultracattolico per curare la sua omosessualità, attraverso un percorso iniziato con l’incontro con un sacerdote e poi con un luminare, Tonino Cantelmi (docente di psicologia all’Università Gregoriana), quindi un test di 600 domande e poi la “terapia riparativa“. E’ quanto racconta su Liberazione oggi (23 Dicembre) Davide Varì, il giornalista che si è finto gay per sei mesi per conoscere il circuito italiano di “taumaturghi del sesso deviato. Una moda che spopola nel Nord America grazie al lavoro di molti gruppi legati alla Chiesa e che segue l’insegnamento e la pratica di Joseph Nicolosi”, uno psicologo clinico che “vanta ben 500 casi di ‘gay trattati‘”.

Il presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, è rimasto sorpreso, commentando l’articolo, “delle figure di primo piano coinvolte nell’applicazione di pseudo terapie di guarigione dall’omosessualità che derivano dalle teorie imbevute di pregiudizi e luoghi comuni di un sedicente terapeuta cattolico americano Joseph Nicolosi. Ricordiamo a tutti che il 17 maggio 1990, dopo secoli di persecuzione, l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito l’omosessualità una variante naturale della sessualità”.

“Negli anni immediatamente successivi gli Ordini internazionali degli Psicologi e degli Psichiatri, che da decenni premevano per l’abolizione dell’omosessualità come malattia mentale, hanno recepito la decisione dell’Oms, così come tutti gli stati democratici, le istituzioni europee e dell’occidente. Inoltre dal racconto si evince – sottolinea Mancuso – che in questi studi di psicologi cattolici reazionari sono presenti molti adolescenti minorenni, portati dai propri genitori, il che significa che queste persone sono in qualche modo forzate a curarsi da una patologia inesistente“.

“Chiediamo l’immediato intervento dell’Ordine nazionale degli Psicologi e del ministro alla Salute Livia Turco, affinché queste pericolose pratiche di condizionamento sulle persone cessino immediatamente. Vogliamo inoltre sapere – prosegue Mancuso – se Cantelmi, i suoi collaboratori, i corsi di terapie individuali e collettivi, siano in qualsiasi modo riconosciuti o sostenuti finanziariamente dalla sanità pubblica oppure attraverso fondi derivanti dall’8 per mille”.

“Denunciamo infine – conclude Mancuso – come in tutto il paese, come più volte evidenziato da nostre comunicazioni e di altre associazioni di persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender, imperversino gruppi di psicologi o sanitari cattolici, che nelle parrocchie e in altri ambiti ecclesiastici propagandino la cura dell’omosessualità, senza che alcuna autorità preposta sia per ora intervenuta a contrastare teorie altamente lesive della dignità delle persone omosessuali“. (23 Dicembre 2007)
—————————————————————————————————————————————————————————–

Lo straordinario business dei pellegrinaggi cresce del 20% all’anno. E l’extraterritorialità consente guadagni esentasse

Turisti nel nome di Dio: un affare da 5 miliardi

di CURZIO MALTESE

La ricerca di Dio si affida a voli rigorosamente a basso costo. Il Boeing 707-200 della flotta Mistral, fondata nel 1981 dall’attore Bud Spencer, e ora targato Orp, è decollato il 27 agosto da Roma con destinazione Lourdes.
I pellegrini, 148 fra i quali l’invitato Luciano Moggi, hanno intrapreso il viaggio spirituale supportati da una guida d’eccellenza: il cardinale Camillo Ruini. Il rettore della Pontificia Università Lateranense ha elargito la sua benedizione ai devoti. All’ingresso, le hostess in completo giallo e blu, spilla del Vaticano e fazzoletto giallo al collo, accolgono i passeggeri e li accompagno al posto. Sul poggiatesta si legge: “Cerco il tuo volto Signore”.

È nato insomma con un lancio pubblicitario in grande stile l’accordo fra il Vaticano e la Mistral nel settore del turismo della fede. Per una “ricerca di Dio con voli rigorosamente a basso costo”, la Chiesa si affida al testimonial Luciano Moggi, all’epoca già rinviato a giudizio, e alla chiacchierata compagnia delle Poste Italiane. La Mistral, fondata da Bud Spencer e salvata durante il governo Berlusconi con un’operazione giudicata fuori mercato perfino da alcuni parlamentari della destra e ancora oggi avvolta nel mistero.

Un’interrogazione del deputato di An Vincenzo Nespoli sul perché le Poste sborsavano fino a quindici volte il valore nominale delle azioni Mistral, per fare oltrettutto concorrenza all’Alitalia in crisi, non ebbe mai risposta dal governo. Il patto fra Mistral e Opera Romana Pellegrinaggi per trasportare il primo anno 50 mila pellegrini italiani verso i santuari d’Europa e Terra Santa, con la previsione di arrivare a 150 mila nel 2008 (centocinquantesimo anniversario dell’apparizione di Fatima) non è che la punta dell’iceberg di un affare gigantesco: il turismo religioso. Quasi sempre esentasse.

Il turismo è il primo settore commerciale del mondo per espansione, terzo per margini di profitti dietro il petrolio e il traffico di armi. In Italia, una delle principali mete del pianeta, la chiesa cattolica è di gran lunga il dominus del settore. Secondo l’indagine Trademark la chiesa cattolica controlla ogni anno un traffico di 40 milioni di presenze, 19 milioni di pernottamenti, 250 mila posti letto in quasi 4 mila strutture. Il volume d’affari supera i 5 miliardi di euro all’anno. In cima alla piramide organizzativa del turismo cattolico sta l’Opera Romana Pellegrinaggi, che ha convenzioni con 2500 agenzie e una rete con migliaia di referenti sul territorio.

L’Opr è presieduta da Camillo Ruini, Vicario di Roma. A fianco dell’Opr svolge un ruolo importante l’Apsa, l’amministrazione patrimoniale della Santa sede, che gestisce gli immobili della Chiesa e spesso gli utili alberghieri. Entrambe le società hanno sede nella Città del Vaticano, godono dunque di un regime di extraterritorialità che significa in pratica non dover presentare bilanci e sfuggire alle leggi italiane in materia fiscale, di igiene, prevenzione eccetera.

In più, in tutte le convenzioni fra l’Orp e i clienti, esiste un comma (16) che rimanda “per tutte le eventiali controversie” alla “legge fondamentale dello Stato della Città del Vaticano”. E qual è la legge fondamentale della Città del Vaticano? Questa, che su qualsiasi controversia legale, civile o penale, l’ultima parola spetta al Papa. Il turista cattolico o no, ma in ogni caso al novanta per cento cittadino italiano, che volesse reclamare contro il servizio offerto, dovrebbe dunque aspettare la parola definitiva del Santo Padre. Nonostante questo, lo Stato italiano favorisce in vari modi l’Orp, patrocinata anche dal ministero delle Comunicazioni. L’extraterritorialità del resto è una regola piuttosto diffusa per le attività commerciali della Chiesa, come nella sanità privata. L’ospedale pediatrico romano del Bambin Gesù, per fare un esempio, notissimo ai genitori della capitale, riceve numerosi finanziamenti statali e della Regione Lazio.

In un settore ricco e in forte espansione come il turismo, l’extraterritorialità si traduce in un formidabile ombrello fiscale. Non si tratta soltanto dell’Ici non pagata per alberghi, ristoranti, bar di proprietà degli enti ecclesiastici. Ma anche del mancato gettito di Ire (ex Irpef), Ires (ex Irpeg), Irap e altre imposte. Su questo lungo elenco di privilegi fiscali, nel rispetto del Trattato Comunitario, la commissione europea ha chiesto da tempo chiarimenti al governo italiano. I lavoratori delle “case religiose”, sempre più spesso veri e propri alberghi rintracciabili sul circuito commerciale normale, sono spesso suore o preti o volontari o legati da contratti anomali di collaborazione. Quindi gli enti ecclesiastici non devono pagare le imposte e i contributi previdenziali sul lavoro dipendente.

Se il settore turistico cresce ovunque in Italia, l’espansione di quello religioso ha tratti spettacolari, con un aumento di quasi il venti per cento all’anno.
Nel volgere di quattro o cinque anni il volume d’affari potrebbe sfondare il tetto dei 10 miliardi di euro. Non si tratta soltanto di turismo “povero” o “low cost”. “Sono ormai un centinaio i monasteri-alberghi entrati nei network Condè-Nast, Relais & Chateaux o Leading Hotel of the world” scrive il Sole 24 Ore. Ma si tratti di due, tre, quattro o cinque stelle, i prezzi sono sempre inferiori alla concorrenza, grazie alle minori spese.

Se si scende al livello del turismo di massa, i prezzi calano ma il fatturato esplode. E lo stato italiano favorisce in ogni modo. Con le esenzioni e con i finanziamenti diretti. I 3.500 miliardi di lire versati dall’erario alla Chiesa per il Giubileo sono serviti in buona parte a riorgazzare la rete di accoglienza turistica. Ma quella pioggia di soldi non si è mai davvero fermata. In varie forme, governo ed enti locali continuano a sovvenzionare la rete alberghiera religiosa. Per il rilancio dell’antica Via Francigena, che nel medioevo collegava Roma a Canterbury, l’ultimo finanziamento statale è stato di 10 milioni di euro.
Ma bisogna aggiungere le centinaia di contributi degli enti locali. Visto il successo, l’Orp ha deciso di rilanciare anche altri pellegrinaggi: il Commino di Sigerico, da Milano a Roma; la Via dell’Est, che da Venezia attraversa Romagna e Umbria; l’antico cammino del Sud da Roma a Otranto. L’ultimo con un passaggio d’obbligo al santuario di San Giovanni Rotondo, il cui boom turistico ha messo di gran lunga in secondo piano le recenti rivelazioni sui dubbi di Giovanni Paolo XXIII a proposito della santità di Padre Pio, i suoi rapporti con le fedeli e l’origine reale delle stimmate.

In tutti questi progetti non c’è stato comune o provincia o regione o comunità montane, governata da destra o da sinistra, che non si sia accollata finanziamenti, agevolazioni fiscali, oneri di ristrutturazione. Non stupisce insomma che l’Opera Romana Pellegrinaggi allarghi di settimana in settimana il raggio d’azione. Il 2007 è stato l’anno dei voli della fede in Europa e Terra Santa. Il 2008 sarà l’anno dello sbarco nel mercato americano con il progetto “Christian World Tour”. “Fra il 2008 e il 2009 – dichiara l’amministratore delegato dell’Orp, padre Cesare Atuire – i progetti saranno estesi all’America Latina e all’Oriente, in particolare Cina, India e Filippine”. Tutto “rigorosamente low cost”.
(Hanno collaborato Carlo Pontesilli e Maurizio Turco, 10 novembre 2007)

—————————————————————————————————————————

Lascia un commento